Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile

[Editoriale] Covid, Recovery plan, impegno di AsVeSS

[Editoriale] Covid, Recovery plan, impegno di AsVeSS

DI GIORGIO SANTINI, PRESIDENTE ASVESS –

SCONFIGGERE IL COVID – RIPARTIRE CON LO SVILUPPO SOSTENIBILE 

In questo primo mese del 2021 il nostro Paese, l’Europa e il mondo intero vivono una nuova fase di diffusione della pandemia COVID, con caratteristiche se possibile ancor più insidiose della prima ondata del 2020, a causa anche delle tanti varianti che sta assumendo il Virus.

La grande accelerazione nelle attività di ricerca che ha permesso di poter già disporre di quantità significative di vaccini, alimenta la concreta speranza che nel corso del 2021 si possa raggiungere un livello molto avanzato di protezione della popolazione e diventi realistica la prospettiva di sconfiggere definitivamente il COVID.

Ma il cammino è ancora lungo: la nuova recrudescenza del COVID colpisce giornalmente migliaia di persone con centinaia di vittime e continua a creare danni sempre più estesi anche in campo economico e sociale. 

UTILIZZARE BENE LE RISORSE DEL RECOVERY PLAN , NEXT GENERATION-EU

In questo contesto vanno definite al più presto le modalità e i progetti su cui impegnare in Italia i fondi del Recovery Plan, recuperando i ritardi dovuti alle difficoltà e alle incertezze del Governo.

Al nostro paese serve che il Governo riacquisti velocemente stabilità e sappia definire (meglio di quanto fatto finora) il Piano Nazionale di ripartenza e resilienza (PNRR) per i prossimi 3 anni con autorevolezza e visione strategica con progetti dettagliati e misurabili per il migliore utilizzo degli oltre 200 miliardi dei fondi europei.

L’obiettivo dovrà essere non solo di riguadagnare i punti di PIL perduti ma soprattutto di dare vita ad una trasformazione del nostro Paese all’insegna dello sviluppo sostenibile per renderlo più “resiliente” e più forte difronte a futuri shock, sempre possibili.

Per questo motivo è necessario che l’Italia e ogni Regione assumano pienamente la Strategia dello Sviluppo Sostenibile e perseguano gli obiettivi dell’Agenda 2030, definendo in modo preciso gli indicatori da considerare e gli obiettivi da raggiungere avviando le necessarie transizioni in campo digitale, energetico, economico e sociale, contrastando le disuguaglianze a partire da quelle di genere e territoriali.

È altresì di fondamentale importanza che i singoli progetti del PNRR incidano concretamente sulla programmazione preesistente, modificandone gli obiettivi in rapporto a quanto si dovrà realizzare con la strategia della sostenibilità: ad esempio l’attuale Piano Integrato Energia e Clima (PNIEC) non prevede ne il taglio delle emissioni al 55% entro il 2030 ne la decarbonizzazione entro il 2050 e quindi andrà adeguato agli obiettivi previsti dal PNRR. Analogo intervento dovrà riguardare gli aspetti fiscali spostando le risorse oggi male utilizzate (circa 20 md per i sussidi ambientalmente dannosi) per rafforzare il Fondo per la transizione energetica.

IMPEGNO DI ASVESS NEL VENETO

ASVIS ed ASVESS ritengono che rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030, della Strategia Nazionale e Regionale dello sviluppo sostenibile e del PNRR non si stia facendo “tutto quello che servirebbe”: da parte del Governo e delle Regioni è necessario uno sforzo maggiore e progetti più chiari e più convincenti.

In particolare, ASVESS è impegnata ad assumere una forte iniziativa in sede regionale con un FOCUS MOLTO PRECISO:

stimolare la coerenza e l’efficacia, nell’attuazione del Piano Regionale di Ripartenza e Resilienza (PRRR) con la Strategia Regionale   per lo Sviluppo Sostenibile che preveda il raggiungimento dei 17 obiettivi dell’agenda 2030, utilizzando in modo efficace e tempestivo le ingenti risorse previste (pari a circa il 10% dei 209 miliardi del Recovery Plan).

Il Veneto è stata la prima regione ad approvare nel giugno 2020 la Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile e a collegarla in modo vincolante al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

Nelle scorse settimane la Regione ha presentato come prima proposta per il Piano Regionale di Ripartenza e Resilienza una notevole quantità di progetti elaborati negli scorsi anni che stanno però’ causando una fase di incertezza e di attesa.

Tali progetti, infatti, non appaiono in grado di affrontare le nuove  sfide che il Veneto è chiamato ad affrontare, che derivano dall’impatto sempre più stringente dei cambiamenti climatici, dalla necessità di avviare tempestivamente la transizione energetica verso la decarbonizzazione, dal ripensamento di un modello di sviluppo intensivo  basato su un eccessivo consumo di suolo e estese aree di inquinamento, da fenomeni di dissesto delle aree interne e di spopolamento, da una ricorrente difficoltà  del sistema  industriale ed occupazionale, in specie per la qualità del lavoro dei giovani, che vanno a cercare in altri Paesi  il loro futuro.

Da questa fase di incertezza è necessario uscire al più presto con una elaborazione originale e nuova del Piano Regionale, con il contributo di tutte le realtà istituzionali, economiche, sociali e sanitarie, del sistema di istruzione, universitario e di ricerca, del volontariato sociale ed ambientale, basato su azioni tempestive e coerenti con l’Agenda 2030 che permettano al Veneto di ripartire in Sicurezza e Resilienza. 

Su questi presupposti ASVESS è pronta a dare il proprio contributo a partire dall’attivazione del Forum previsto nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile.